Filidi memoria
Primo classificato: Samanta Padovan della classe IIASA con l’opera dal titolo “Reti da pesca”.
Il lavoro, oltre all’efficace abbinamento testo-immagine, viene premiato per il gioco che riesce a creare fra il piano della realtà e la metafora; il soggetto principale evoca il trascorrere del tempo attraverso oggetti consumati dalla vita e mestieri di millenaria memoria. Particolarmente riuscito l’accostamento di colori tenui e l’equilibrio della composizione.
Secondo classificato: Marta Grimolizzi della classe IVBLL con l’opera dal titolo “Berlino. Quartiere ebraico”.
L’opera mette in evidenza l’intima connessione tra l’immagine e il testo, che individuano nella luce della memoria una guida per un presente che può piombare nuovamente nell’oscurità. Efficace l’effetto creato dall’oggetto principale messo a fuoco e la filigrana di rami sfuocati sullo sfondo.
Terzo classificato: Giulia Tivan della classe IIBLS con l’opera dal titolo “Quello che resta”.
Il lavoro viene premiato per il messaggio di speranza che può nascere dall’esperienza di dolore e di sofferenza, evocata dall’immagine in primo piano.
Primo classificato sezione adulti: Marcello Serafini con l’opera “Asinara”.
L’immagine, nella sua essenzialità, esprime l’attaccamento alla vita, attraverso la memoria di una quotidianità che può salvare da un’esistenza di desolazione e di dolore. Il contrasto cromatico del soggetto in primo piano appare come qualcosa di vivo sull’uniformità indistinta dello sfondo, nel quale, tuttavia, si apre un varco alla speranza.
Secondo classificato sezione adulti: Laura Baccin con l’opera “L’intrecciarsi della vita”.
Il lavoro è segnalato per l’intenso significato dell’immagine, che rappresenta la memoria di una vita condivisa, rafforzata dai segni del lavoro e del tempo. La scelta del bianco e nero sottolinea un istante senza dimensione, un attimo di comunione profonda.
Presentazione 2018
Presentazione premiati 2018
Locandina 2018